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    Roma, 16-05-2019

    INTERVISTA L’Indro – Da guardia giurata a security contractor

    Impiego delle guardie giurate all’estero a protezione delle nostre imprese operative fuori confine, e ingresso in un business di 250 miliardi di dollari. Ne parliamo a L’Indro con Michele Marsiglia, Presidente di FederPetroli Italia

    Una fetta consistente di aziende italiane che operano all’estero è quella del settore petrolifero, Michele Marsiglia, Presidente di FederPetroli Italia, è uno che conosce bene da anni le aziende che rappresenta, che continuamente è ‘sul terreno’ in svariate parti del mondo, e sulla gestione della sicurezza ha le idee molto chiare. Auspicando che l’argomento “alquanto delicato” di questa proposta di legge possa contare sulla massima attenzione che merita, ci racconta come “da anni sul mio tavolo arrivano proposte, dossier, relazioni e quant’altro, da militari, ex generali, fantomatici esperti e, quanti si vogliono avvicinare o promuovono il loro know-how per assistere le aziende del settore petrolifero in zone con situazioni di criticità dovute ad azioni belliche o, di altra natura geopoliticamente complicata. Più volte, devo dire, che queste proposte non portano a niente, evidenziando lacune tecniche ed operative che non sarebbero di protezione neanche al più normale cittadino che si vede avvicinato da un ladruncolo di provincia”.
    “La difesa, la security e la tutela è una materia che non si studia in un master o attraverso dei corsi online, invece, a seguito di situazioni come la Libia, o, negli ultimi anni, con il lessico diventato comune a tanti di Isis, Daesh o Bin Laden, sono diventati tutti degli 007 alla Don Chisciotte”.
    “E’ importante che qualsiasi struttura sia a conoscenza massima di lingue, dialetti del posto, usi, costumi, tecnologie, strutture ricettive e tante altre cose ma cosa più importante, abbia l’affiancamento di persone del luogo, nate in quel luogo e che giornalmente vivono quel luogo che, sono la risorsa più importante nei servizi di Contractor come questi”, afferma Marsiglia.
    Quando le aziende, prosegue il Presidente di FederPetroli Italia, “quando le aziende mi chiedono a chi potersi affidare per un affiancamento in zone come quello del Medio Oriente più a rischio, la prassi che adotto è una soltanto: i nostri Servizi di Intelligence, l’Intelligence italiana che è risaputo essere il top dell’eccellenza internazionale, anche se qualcuno pensa il contrario. Unica garanzia, sono l’AISE(Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna), AISI (Agenzia e Informazioni Sicurezza Interna) ed i Comitati di Controllo facenti parte della Struttura Operativa della Repubblica Italiana. I miei suggerimenti vengono referenziati da queste fonti e da persone che compongono l’organico di queste strutture, o meglio che in passato hanno fatto parte di questo sistema, che reputo, e reputiamo in FederPetroli Italia, le più attendibili, onde evitare segnalazioni di qualche millantatore o di un semplice ‘pistolero’”.

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