“Nonostante iva e accise siano state nuovamente modificate dal Consiglio dei Ministri con meno margini di risparmio, per poter dare una mano ai consumatori in questa crisi energetica, i prezzi dei carburanti alla pompa continuano a scendere mantenendo da più di un mese un livello di equilibrio sia per le benzine che per i gasoli e gpl. Siamo anche su una scia favorevole delle quotazioni internazionali dei greggi che, nelle ultime settimane hanno subìto una flessione e ad oggi con WTI a 80,55 dollari al barile. Non escludiamo con il 2023 nuovi scossoni in seguito alle future politiche delll’Opec, ma al momento il mercato è calmo e le compagnie petrolifere usufruiscono della poca volatilità”. Lo dice a LaPresse Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia, interpellato sull’andamento dei prezzi dei carburanti e sulle prospettive per il 2023.”Diversamente dai carburanti la nostra preoccupazione è sui prezzi del gas al Ttf, nonostante una forte flessione sino ad arrivare 81,9 euro/Mwh in data odierna, riteniamo che bensì lontano dai prezzi dei 120 euro/Mwh, le quotazioni continuano ad essere alte e per giocare una politica di risparmio sulle future bollette delle famiglie italiane dovremo attendere una continua stabilità dei prezzi, oggi è ancora troppo presto. Nonostante l’inverno molto caldo nel Sud Europa e specialmente in Italia, siamo preoccupati che i prezzi del Gas potranno risalire in Febbraio/Marzo 2023 mancando forse una capacità di rigassificazione in Italia con Piombino e Ravenna”, sottolinea Marsiglia. “Se non avremo in Italia le infrastrutture per accoglie il gas, automaticamente – aggiunge Marsiglia – il mercato si adeguerà ad una posizione di gap infrastrutturale che porterà il nostro paese nuovamente in difficoltà di approvvigionamento”. ECO NG01 lcr/mch/sid 271657 DIC 22